5 buoni motivi per scegliere Lanzarote in inverno

21 febbraio 2020


I motivi per scegliere Lanzarote in inverno?
Lanzarote è diversa. Nessun'altra isola in Europa (anche se dista solo 100 km dall'Africa) è così ricca di vulcani, di paesaggi lunari, di spiagge e calette riparate, di arte, di un'architettura protetta e prodotti della natura da degustare.

Questi sono i miei punti "PLUS" che arricchiscono quest'isola:

Clima migliore al mondo
Non lo dico io ma esperti e meterologi hanno stabilito che il clima delle Canarie e quindi anche di Lanzarote può essere classificato tra i migliori al mondo.
La media delle temperature durante tutto l'anno è di 21,4°. In inverno le temperature si attestano sui 23°, le minime notturne sui 16-18 non scendendo mai sotto i 14.
In estate vi sono dei picchi fino a 32° di giorno.
Ecco perchè anche in Inverno con 4 ore di volo (da Venezia) si lasciano alle spalle nebbie e piogge per non parlare di neve e ghiaccio.



Il clima è secco e le piogge sono rarissime. Il vento mantiene l'aria pulita e tersa garantendo cieli limpidi anche di notte  (per gli appassionati di astronomia sarà un'esperienza unica ammirare la Via Lattea)
Se il vento ad alcuni può dar fastidio, non sferza mai su tutta l'isola e non tutti i giorni, a volte solo la sera.

Vulcani
Le eruzioni soprattutto quelle avvenute durante il 1730 hanno plasmato l'isola donandole delle visioni da "altro pianeta" e simili alla superficie lunare.
Il colore prevalente è il nero delle colate laviche e delle ceneri, ma vi sono vulcani più rossicci grazie alla presenza di minerali. Paesaggi unici con vulcani all'orizzonte da toccare quasi con mano, la realtà pare amplificata ed irreale.





Spiagge per tutti i gusti
L'isola è ricca di spiagge, a volte ampie con servizi come bar o chirinquitos,  a volte semplici calette riparate dove godere del mare in modo naturale e selvaggio.
Nelle zone più vocate al turismo come Playa Blanca o Playa del Carmen vi sono anche i classici servizi da spiaggia con lettini e ombrelloni.
Alcune spiagge vanno solo ammirate specie al tramonto altre invece sono riservate ai surfisti.




Natura
Per le particolari condizioni dei suoi terreni Lanzarote è la capitale dell'Aloe e dei  Cactus.
Distese verdi che spiccano dal nero del suolo. L'aloe è la coltivazione regina dell'isola e le piante si trovano ovunque anche come spartitraffico o a coronamento di aiuole pubbliche.
Dalle sue foglie carnose viene estratto il famoso gel utilizzato poi come bevanda o come disinfettante oltre ad essere trasformato in creme e saponi.
Il cactus viene coltivato non solo per la cocciniglia (insetto che produce un'essenza rossa usata anche nell'alimentazione come colorante, ad esempio nella produzione di alcuni liquori come l'alchermes) ma anche per ricavare delle ottime confetture dai suoi frutti (i fichi d'india)


I terreni producono tanta frutta ed ho fatto letteralmente una scorpacciata di frutti tropicali quali mango, papaya, avocado e banane ed ho degustato anche qualche buona bottiglia di vino!
La vite è coltivata su terreni lavici con un sistema detto "hoyos": vengono scavate delle buche (dove andrà inserita la pianta) protette dal vento da muretti a semicerchio, le piante poi vengono coperte da uno strato di cenere che permette di creare umidità durante la notte utile per la sopravvivenza delle coltivazioni stesse. La zona dei vigneti è realmente selvaggia con poche abitazioni visibili ma ogni tanto si incontrano lungo la strada le cantine produttrici dove oltre ad acquistare qualche bottiglia si può anche sostare per consumare qualche bicchiere di Malvasia accompagnati da tapas.


Arte e architettura
L'isola non ha "mostri" di cemento, hotel o villaggi turistici da 500 camere (come a Tenerife o a Gran Canaria ad esempio) L'isola è caratterizzata da case basse (massimo due piani) di colore bianco provviste di giardino e patio. Anche i paesini dell'entroterra spiccano per il loro candore e per una dimensione "umana".





















Una forte spinta a salvaguardare l'isola da insediamenti invasivi tipici di un turismo di massa, è stata quella data da Cesar Manrique architetto e artista nativo di Lanzarote.
La sua visione di un'arte inclusiva degli elementi della natura ha fatto di Lanzarote il suo laboratorio preferito dove i vulcani e la natura selvaggia si intersecano con le strutture da lui create, non a caso nel 1978 è stato insignito del premio Mondiale per l'Ecologia ed il Turismo (nel 1978!!!!)



 Prossimi articoli: le spiagge più belle, i vulcani e il parco Timanfaya, le opere di Cesar Manrique e molto altro ancora... 
STAY TUNED

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