Budapest e la vivacità del quartiere ebraico: dove mangiare, bere e far festa!

2 settembre 2019



Budapest è una capitale dinamica ma dall'aspetto austero, eppure nasconde un'anima "frizzante" da cogliere già la prima volta che si visita questa bella città.
Lasciamo perdere i locali di catena così uguali e anonimi in tutto il mondo (penso a certi fast-food o a famose caffetterie) e inoltriamoci in un quartiere aperto alle novità, all'innovazione ma anche al recupero.
La zona è molto ampia e pare vocata alla socializzazione culinaria.
I locali si snodano nelle stradine a due passi dalla Sinagoga nel quartiere ebraico.


Il MAKERY mi ha positivamente colpito soprattutto per l'dea innovativa:

Il locale è strutturato con varie postazioni di lavoro dove una volta scelti gli ingredienti si procede alla realizzazione della ricetta e poi si condivide sui social il lavoro finito.  
Si può organizzare anche una cena per più persone e un menu a più portate.



Perchè cucinare in un ristorante e non a casa propria?
- la casa può essere piccola e/o non si possono invitare amici
- puoi non avere una cucina: spesso gli studenti affittano solo stanze
- non hai fatto la spesa ma vuoi assolutamente cucinare tu stesso
- cucinare tutti in compagnia può essere divertente
- fare qualcosa di diverso
- non dover lavare piatti, pentole e posate a fine cena!







La Vie en Rose è anche a Budapest: basta entrare in questa pasticceria!
Vi sono tante pasticcerie e coffee shop in tutta la città, ma nel quartiere ebraico hanno tutte un tocco in più!


Vi piace il Vintage style? 
Il Vintage Garden è quello che ci vuole.
Lo spazio interno è composto da arredi ed oggetti di modernariato, ma è il giardino posto nel retro del locale a destare sicuro interesse: cambia in base alle stagioni e se amate il rosa la primavera è la stagione perfetta.






Vi sono anche locali arredati con oggetti di recupero e a costo pari a zero.
Grazie alla creatività dei gestori molti locali sono davvero accoglienti ed informali.



I RUIN BAR ( o romkocsmak) sono un esempio particolare di recupero e di rinascita.
Vecchi palazzi e i cortili annessi che furono abbandonati durante la seconda guerra mondiale, sono stati "occupati" e destinati a luoghi di ritrovo. Nel tempo si sono arricchiti di oggetti (a volte strampalati) come pezzi di vecchie auto, lampioni industriali, vecchie sedie ecc.
Se ne trovano parecchi nel quartiere e non hanno mai perso l'anima socializzante: tavoloni, panche e tante sedie (spaiate ovviamente) da condividere anche con gli sconosciuti. 
Molti organizzano feste a tema, eventi privati, concerti e il farmer's market alla domenica.
Ve ne segnalo 3 (scegliete quello che più vi piace)

- DOBOZ
- SZIMPLA KERT
- RUIN BAR BUDAPEST




Voglia di etnico? qualcosa di esotico?

A Budapest non manca niente!
Dai locali a Tapas, cucina cubana, cocktail bars.
 







 
   
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DA SAPERE:

Per molti Budapest è gulash e birra. Anche, ma soprattutto non solo:

- i vini sono ottimi (zone vinicole vicino al Lago Balathon)

- foie gras e/o piatti a base di fegato d'oca (alla faccia dei francesi) L'Ungheria è paese leader nella produzione di piuma e quindi di oche (l'imbottitura dei piumini sarà sicuramente di provenienza ungherese)

- Il gulash non è uno spezzatino ma una zuppa! Un piatto "brodoso" con carne, verdure e l'immancabile paprika a renderlo deciso nel gusto.

- street-food: dalle salsiccie ai dolci! Possiamo calmare un certo languorino in ogni momento della giornata.

- Non serve tentare di capire i menu scritti in ungherese (lingua ugro-finnica con nessun legame né con le lingue neolatine né con quelle anglosassoni) chiedete subito il menu in inglese! 

Il mio consiglio è:
- 1 cena in trattoria tipica (magari fuori dal centro)
- street food sempre
- pranzi e cene nel quartiere ebraico (più vivace e frequentato da ungheresi)



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