Pesca Melba per Quand'erano gli'80 di Qualcosa di Rosso

26 giugno 2008


Ricetta destinata alla raccolta QUAND'ERANO GLI '80 del blog qualcosa di rosso

Tantissime preparazioni sono state veramente dei tormentoni in quegli anni. Non riuscivi a salvarti...ogni locale proponeva piatti "alla moda" il più delle volte ripetitivi, tanto che spesso era abbastanza indifferente scegliere il ristorante...si mangiavano sempre le stesse cose dappertutto. (cosa che ahimè si ripete anche ora con le tagliate, i carpacci di pesce e quant'altro) Risale proprio a quel periodo, la nascita dei "famigerati" RISTORANTINI, un nome, un programma.

Passando a piè pari ai dessert, la scelta non era mai ampia, chi più chi meno si avventurava a flambare crèpes o a colare cioccolato fuso sul gelato alla vaniglia... ma un dessert mi tormentava : LA PESCA MELBA.

Di nobile origine, dato che l'inventore della ricetta è stato Escoffier( in onore della soprano Nellie Melba) che ha lasciato ai posteri la ricetta scritta di suo pugno.

Negli anni '80 non c'era certo la consapevolezza di poter smontare, destrutturare, ricomporre ricette classiche, infatti non credo che l'uso delle pesche sciroppate (sempre) sia una vera rivisitazione, per me si tratta più di un'approssimazione.


La preparazione da me effettuata è questa:

Sono partita dall'ormai collaudatissimo budino all'arancia di Virginia, dove in questo caso ho usato le pesche.


X 6 budini monoporzione


1 bicchiere di succo di pesca fresca frullato.

1 manciata di lamponi

1 limone spremuto

45 gr. di maizena

150 gr. di zucchero

acqua

gelato alla vaniglia

10 amaretti

50 gr. cioccolato fondente

1/2 bicchierino di liquore di amaretto.

6 dischi di anguria tagliati sottili.


Porre in un contenitore graduato il succo di pesca e limone e aggiungere acqua fino a raggiungere 1/2 litro.

Unire lo zucchero, la maizena e portare a bollore mescolando. Bollire 3 minuti.

Nel composto ancora caldo aggiungere i lamponi.

Versare nelle formine e porre in frigorifero a raffreddare.


Tritare finemente nel mixer gli amaretti, aggiungere il liquore e il cioccolato preventivamente fatto fondere a bagmomaria.


Composizione:

Sistemare un disco di anguria su ogni piatto, rovesciargli sopra un budino di pesche.

Con l'aiuto di una porzioniera piccola per gelato, o con un cucchiaio porre sopra al budino una pallina di gelato alla vaniglia. Colare qualche cucchiaio di salsa amaretti-cioccolato.

Decorare con fettine di pesca.

Al posto del disco di anguria si può usare come base del budino un disco di biscotto, o un sablè alle mandorle.


Ricetta di Escoffier:

x 4 persone

4 pesche mature a punto

gelato alla vaniglia

250 gr. lamponi

zucchero bianco

mandorle fresche (quando sono di stagione) altrimenti se secche non usarle.


Pelare le pesche dopo averle tuffate per meno di 1/2 minuto in acqua bollente e poi subito in acqua fredda, questo per staccare facilemente la pelle lasciando la pesca bella liscia.

Tagliarle a metà, eliminare il nocciolo e sistemarle in un piatto cospargendole di 3/4 cucchiai di zucchero e sistemarle per 4/5 ore in frigorifero.

Pulire i lamponi, sistemarli in un colino e con l'aiuto di un cucchiaio schiacciarli per ricavarne il succo. Aggiungere 4/5 cucchiai di zucchero, mescolare e mettere in frigorifero. Al momento di servire accomodare in una coppa di cristallo il gelato alla vaniglia lisciando bene la superficie, dove andranno disposte le pesche. Colare il succo di lampone sopra la frutta, delle fettina di mandorla e servire.



5 commenti:

  1. Mitttico!
    Davvero fico in questa versione new style!

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  2. bravissimaaaaaaaaaaaa è propio questo il genere di piatti che intendevo, e proprio questo il modo di rielaborarli! grazie mille di aver partecipato! :-D

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  3. O be!
    Mi ero proprio persa un gran bel blog!
    Che belle le tue ricette!
    Sto leggendo saltellando qui e li (pallineggiando direbbe chi mi conosce) e me le sto godendo davvero!
    a presto!
    nasinasiprofumati(alla pesca)

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  4. Ciao Alex!!!
    Bellissima rivisitazione!
    Sai, giovedì scorso ho partecipato ad un matrimonio dove hanno servito come dessert la pesca melba (almeno così c'era scritto sul menù...)
    In pratica, la pesca suddetta era formata così:
    - 1/2 pesca sciroppata, una pallina di gelato alla vaniglia al centro con rigagnoli di sciroppo di amarena, il tutto affogato sotto una montagna di panna montata...
    delusione estrema davvero!
    Se non altro era fresca...
    A parte questo, devo dire che la tua rivisitazione mi piace molto, mi piacerebbe provarla...sono sicura che sarà molto più gustosa delle pesche melba fallocche che ci sono in circolazione!
    un abbraccio
    Ago :-D

    Pane, burro e marmellata!

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