Risotto mandarino,amaretto e zafferano

17 dicembre 2008

Questa preparazione nasce da una semplice e scarna segnalazione di Virginia: risotto mandarino, amaretto,zafferano di Massimiliano Alajmo (Il calandrino). La ricetta ovviamente non è in nostro possesso, e credo non sarà nemmeno facile recuperarla…bisognerà prima o poi decidersi e andarla a gustare direttamente a Padova (a Rubano per essere precisi).
Quei tre ingredienti solo citati mi hanno incuriosito. Piatto „italiano“ non c’è che dire, niente esotismi e prodotti introvabili nè cotture impossibili da replicare nella cucina di casa.
Ora …i dubbi: Il mandarino…succo, frutto intero o solo la scorza? O una gelatina…una riduzione mah.
Amaretto…liquore o il biscottino…ma quando e come usarlo?
Zafferano… andrà utilizzato come in un normale risotto alla milanese?

Ho scelto la via più facile,riservandomi altre sperimentazioni alla prossima volta.
Risotto alla milanese (senza midollo però e anche niente brodo come insegna Gualtiero Marchesi)
Un risotto abbastanza leggero direi se non fosse per la „forza“ dello zafferano.
Alla fine mentre il riso cuoceva ho optato per questa mia personalissima versione.

X 2 persone
160 gr. di riso vialone nano
½ scalogno
Burro
Parmigiano
Sale
Pepe
2 gr di zafferano
Scorza grattugiata di mandarino
Zest di mandarino
1 amaretto secco


In una pentola sciogliere una noce di burro e rosolare lo scalogno tritato. Versare il riso e tostarlo brevemente. Continuare la cottura aggiungendo acqua calda (a piacere brodo vegetale o brodo di carne). A metà cottura aggiungere lo zafferano, correggere di sale e pepe. Tenere il risotto morbido e terminare la mantecatura con una noce di burro (veramente poco direi) e parmigiano (anche qui meglio non abbondare) la scorza di mandarino.
Impiattare il riso e cospargerlo di amaretto sbriciolato e sistemando sopra qualche zest di mandarino.
RISULTATO FINALE: Sorprendentemente non dolciastro, lo zafferano mantiene il suo gusto preciso , il profumo del mandarino pulisce e rinfresca la bocca, piacevole inoltre la croccantezza dell’amaretto.

7 commenti:

  1. particolarissimo questo risotto....
    bacioni

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  2. Mi precedi sempre!!!
    Ti dico come avrei fatto (farò) io: base di risotto in bianco, alla parmigiana, sfumato con succo di mandarino, aggiunto verso fine cottura un po' di stimmi di zafferano e un po' di briciole di amaretto all'interno.
    Impiattato con una spolverata di scorza di mandarino e ancora amaretto.
    Forse userei un brodo vegetale leggero.
    Cosa ne pensi rispetto ai risultati che hai avuto tu? Credi che ci sia qualcosa che stoni?

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  3. un risotto insolito ma cosi delicato !

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  4. questo è assolutamente da rifare! e poi mi piace l'assonanza anche cromatica fra gli ingredienti ;-) mi accodo a spilucchino sulle domande! :D

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  5. Voi dissertate pure su brodo vegetale si o no, poi però me lo fate al pranzo casalingo che faremo presto

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  6. Mi ero posta anch'io il problema di come assemblare gli ingredienti. Mi sono preparat 4 ciotoline. 1 con succo -1con scorza grattugiata-1 con amaretto sbriciolato- 1con frutto pelato a vivo. Ho prelevato un cucchiaio di riso quasi a fine cottura ho provato con succo e amaretto e scorza...troppo dolce per me, frutto amaretto e scorza...ancora troppo dolce e il frutto freddo non mi è piaciuto come contrasto (poco invernale)...alla fine il gusto più bilanciato l'ho riscontrato nella versione che ho fatto. Lo zafferano (a stimmi) lo senti poco se lo metti solo alla fine, forse in polvere si sente di più...non saprei... un pò di parmigiano alla fine l'ho aggiunto ....sai avevo paura che sapesse troppo di formaggio... e poi è stato solo un tentativo....da elaborare e variare. Fallo anche tu....così poi confrontiamo... e lo mettiamo a punto!!!

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  7. Da fan della cucina con gli agrumi, grazie per questo splendido suggerimento (e pure natalizio: per me il Natale ha da sempre il profumo dei mandarini).
    Baci!

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